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Nella Valle dei Vulcani basta prendere l’auto e partire per ritrovarsi immersi in un museo a cielo aperto.
E intendo letteralmente!
Infatti molti dei siti più importanti ed interessanti della zona risultano adiacenti alla strada.
Molto spesso basta parcheggiare e scendere dall’auto per trovarsi di fronte a delle piccole meraviglie.
Il tour in tre tappe che vi propongo questa settimana è, appunto, un tour “On the road”.
Bene. Siete pronti?
Allora saltate in macchina, allacciate la cintura, scegliete la vostra canzone preferita e mettete la radio a tutto volume.
Si Parte!
1. Chiesa di Santa Maria di Bubalis
2. Chiesa di Nostra Signora del Regno
3. Su Muru e Ferru (I Dicchi Vulcanici)
La prima tappa riguarda un’architettura storica di cui avevo già parlato in un precedente articolo (dal titolo “Il Nuraghe di Bega”).
La Chiesa di Santa Maria di Bubalis, definita anche di Nostra Signora di Mesumundu, è un antico edificio di epoca Paleocristiana che sorge sulle rovine di antiche terme romane. Venne in seguito donata ai monaci benedettini di Monte Cassino per farne opera di cristianizzazione tra gli abitanti del luogo.
Non si conosce con certezza la derivazione del suo nome. Molti studiosi hanno comunque attribuito all’appellativo “Bubalis” origini di epoca romana.
Diversi sono gli interventi di restauro che l’edificio ha subìto nel tempo (il primo nel 1994) e numerosi gli studi storici ed archeologici portati avanti.
La particolarità che subito colpisce l’occhio è il colore della sua muratura, realizzata alternando fasce di mattoni rossi a blocchi di basalto scuro, oltre che la sua struttura.
Ammirata la bellezza della sua architettura, completamente immersa nel verde, ripartiamo verso la seconda tappa della nostra piccola gita.
Durante il tragitto lungo la strada secondaria capita ogni tanto di incontrare qualche ciclista qua e là, finché non arriviamo allo splendido paesino di Ardara.
La Basilica di Nostra Signora del Regno, chiamata anche “il duomo nero” in quanto costruita con la trachite scura del luogo, è un’edificio in stile romanico con influssi pisani e lombardi.
Appena si varca il grande portale la vista del retablo maggiore e di tutte quelle colonne affrescate toglie il fiato.
Tale Retablo è, nel suo genere, il complesso pittorico più grande presente in Europa. Dipinto dall’artista Giovanni Muru, racchiude in sé 31 scene del vecchio e del nuovo testamento incorniciate da fregi lignei goticheggianti.
Ogni angolo della Chiesa contiene un’opera d’arte che attira l’attenzione.
All’esterno, Sul retro, un ampio giardino perfettamente curato la circonda su tre lati.
Di fronte alla facciata una meridiana segna lo scorrere del tempo, che per un attimo sembra quasi fermarsi…
L’ultima tappa del tour non è un monumento creato dall’uomo, ma bensì dalla natura!
Proseguendo da Ardara Verso il paese di Siligo (in regione Paule) si può notare alla destra, che discende lungo tutto Monte Ruju, un muro di origine vulcanica alto circa 7 metri e largo più di un metro, unico in Italia per la sua conformazione.
Su Muru ‘e Ferru, così definito per la compattezza della sua pietra e per il colore che assume, non è altro che un Dicco vulcanico. In parole semplici, per noi che non siamo geologi, è un muro creatosi in seguito ad una colata di magma infiltratasi nel terreno e poi emersa in seguito all’erosione del terreno circostante.
Per via della sua altezza risulta immediatamente visibile dalla strada ma, per chi fosse un po’ più curioso come noi, non è molto difficoltoso avvicinarsi ad ammirarlo.
E’ arrivata l’ora del tramonto. Per chiudere la giornata, prima della cena, un aperitivo ci sta proprio!
Così, tornati al nostro piccolo Borgo Autentico d’Italia, Banari, abbiamo deciso di fermarci al ristorante tipico “Sa Casara”.
Buonissimo l’aperitivo…ancora meglio la compagnia!
Non so se avete visto Serafina la volpe alla fine del nostro video.
Beh, è solo passata a farci una visita!
B&B S’Asilo
Via Marongiu, 28
07040 Banari, Sassari
Codice IUN: E5955
Tel.: +39 079 826187
Cellulare: +39 333 9489518
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